L'invocazione per la pace di papa Francesco e del patriarca Bartholomeos

 

f7aa4aa3750e29e12509a600d8fb83fa.jpgIl Patriarca Bartholomeos ha accettato l'invito di papa Francesco a partecipare alla preghiera per la pace in Terra santa con i Presidenti Shimon Peres e Mahmoud Abbas in Vaticano oggi pomeriggio, domenica di Pentecoste.
Arriverà a Roma sabato e domenica mattina alle 10 celebrerà la liturgia in San Teodoro, a 10 anni dall'affidamento di questa chiesa alla Metropoli ortodossa d'Italia.

Chiediamo ai nostri amici e ospiti di accompagnare con la preghiera questo incontro.


Il patriarca ecumenico Bartholomeos ha recentemente dichiarato:

"Vengo a Roma per partecipare a questo momento importante che sarà la preghiera comune. Con il sostegno di Dio dobbiamo aiutare la politica e la diplomazia nel raggiungere la pace per i conflitti di una regione travagliata.

E' un'iniziativa tesa alla pace in una regione attraversata da conflitti, dove la politica e la diplomazia non sono riuscite a raggiungere, purtroppo, risultati duraturi.

Ci riuniremo, così come il Papa di Roma ha offerto di incontrarci nella sua casa, con una preghiera comune assieme al capo di Stato israeliano e al presidente palestinese. Lì ognuno pregherà Dio.

La speranza è comune. Ed è quella di ottenere due risultati:

a ) che Dio ci ascolti;

b ) di dare un segnale sia in Asia sia in Europa che con l'aiuto di Dio si possono raggiungere dei risultati concreti.

Per arrivare alla pace, possibilmente. Raggiungere la pace là dove la politica e la diplomazia per ora non sono riuscite a farlo. Dare una spinta e un sostegno a questi sforzi.

Cristiani, ebrei e musulmani possano mostrare a tutti che anche il mondo religioso è impegnato su questo fronte. Vogliamo esprimere una parola per una soluzione condivisa.

Noi, tutti insieme, ci proviamo.

Così come fecero 50 anni fai nostri predecessori, il Patriarca ecumenico Athenagoras e Papa Paolo VI, (Papa Francesco ed io) abbiamo voluto incontrarci in Terra Santa. E questo nostro incontro è stato una fonte di intensa gioia spirituale.

Abbiamo scritto nella Dichiarazione congiunta "Il nostro incontro fraterno è un nuovo, necessario passo sul cammino verso l'unità alla quale soltanto lo Spirito Santo può guidarci: quella della comunione nella legittima diversità."