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26 maggio

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Statua di AGOSTINO, Cattedrale di Canterbury
Statua di AGOSTINO, Cattedrale di Canterbury

Agostino di Canterbury (+ 604/605)
pastore

Nel 604, dopo aver portato a termine la sua missione in Inghilterra ed essersi assicurato un successore alla sede primaziale, muore Agostino, monaco e primo arcivescovo di Canterbury.
Fino al momento del suo invio da parte di Gregorio Magno, avvenuto nell'anno 596, di lui sappiamo soltanto che era priore del monastero romano di Sant'Andrea al Celio. La missione romana capeggiata da Agostino per evangelizzare il territorio inglese divenne possibile quando il re del Kent Etelberto sposò una principessa franca cristiana. Il papa di Roma Gregorio organizzò allora un primo gruppo di quaranta monaci per condurre l'Inghilterra alla fede in Cristo.
Agostino, non senza qualche esitazione lungo il cammino - per cui venne rimrpoverato da Gregorio -, alla fine obbedì, e gli fu concesso di stabilirsi nella città reale di Canterbury. In essa Agostino e compagni annunciarono il vangelo anzitutto con la testimonianza di una vita fraterna ispirata all'esempio delle comunità apostoliche.
Consacrato arcivescovo di Canterbury e primate della chiesa inglese, Agostino si adoperò, con l'aiuto di Gregorio, per dare basi solide alla comunità ecclesiale, edificando nuove chiese o restaurando le antiche chiese britanniche che erano state abbandonate dopo la prima evangelizzazione di quelle terre.
Alla dolcezza e al rispetto che Agostino mostrò verso i pagani, nella convinzione che l'adesione autentica al vangelo potesse avvenire soltanto nella piena libertà, Agostino non seppe unire un'analoga pazienza verso i problematici gruppi di cristiani già presenti nei territori occidentali dell'Inghilterra. Di conseguenza, pur avendo istituito le diocesi di York, di Londra e di Rochester, egli non riuscì a ottenere la piena unità dei cristiani britannici.
Agostino morì a Canterbury nel 604.


TRACCE DI LETTURA

Appena Agostino e i suoi compagni ebbero messo piede nella sede loro concessa, cominciarono a imitare la vita apostolica della chiesa primitiva: si consacravano a preghiere continue, veglie, digiuni, predicavano le parole di vita a quelli che potevano, disprezzavano tutte le cose di questo mondo come estranee; da quelli ai quali insegnavano prendevano solo quel poco che reputavano necessario al loro sostentamento; essi stessi vivevano seguendo in tutto quei precetti che insegnavano agli altri, con l'animo sempre pronto a sopportare qualsiasi avversità, e anche a morire per la verità che annunciavano.

(Beda il Venerabile, Storia ecclesiastica degli Angli 1,26)


PREGHIERA

Dio onnipotente,
il tuo servo Agostino
fu inviato come apostolo del popolo inglese:
come egli faticò nello Spirito
per predicare il vangelo di Cristo in questa terra,
accorda anche a noi
che ci poniamo in ascolto della buona notizia
di dedicarci totalmente
a far conoscere la tua verità nel mondo.
Attraverso Gesù Cristo tuo Figlio, nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE
Is 49,22-25; 1Te 2,2-8; Mt 13,31-33


Filippo Neri
Filippo Neri
Filippo Neri
(1515-1595)
presbitero

Cattolici e anglicani ricordano oggi Filippo Neri, presbitero e fondatore degli Oratoriani.
Nato nel 1515 a Firenze, Filippo ricevette una prima educazione religiosa frequentando il convento domenicano di San Marco, dove da poco si era conclusa la grande stagione spirituale animata da Girolamo Savonarola.
All'età di diciotto anni, Filippo si recò a Roma, dove dimorerà per tutta la vita. Studente di teologia e di filosofia, egli amava ritirarsi in preghiera presso le catacombe, spostandosi come un pellegrino da una chiesa all'altra della città. Uomo semplice e gioviale, Filippo diede vita dapprima a una fraternità per l'assistenza di ammalati e pellegrini, quindi fu ordinato presbitero e si unì a un gruppo di preti che operavano presso la chiesa di San Girolamo.
Confessore e padre spirituale molto apprezzato, egli custodì la sua passione per la vita di preghiera anche quando si trovò circondato da un nutrito gruppo di giovani discepoli, molti dei quali diverranno a loro volta presbiteri. Nasceva in tal modo la Congregazione dell'Oratorio, così chiamata dal luogo di preghiera e d'incontro in cui troveranno ispirazione le opere di apostolato di Filippo Neri e dei suoi compagni.
Egli morì il 26 maggio del 1595. La sua fama e l'influsso della sua semplicità evangelica si diffonderanno dall'Italia alla Francia all'intera Europa occidentale. Sarà ammirato anche da un personaggio come Johann Wolfgang Goethe, non certo tenero con gli uomini di chiesa.


TRACCE DI LETTURA

Amate la vita comune, fuggite ogni singolarità, vigilate sulla purezza del vostro cuore: lo Spirito santo dimora nelle anime semplici e candide. E' lui il maestro della preghiera, che ci fa abitare nella vera pace e nella gioia incessante, facendoci pregustare in questo modo il cielo. La gioia rende saldo il cuore e consente di perseverare in una vita buona. Siate gioiosi.

(Agostino Valier, Filippo o Della gioia cristiana)


PREGHIERA

O Dio, che glorifichi i tuoi santi
e li doni alla chiesa come modelli di vita evangelica,
infondi in noi il tuo Spirito
che infiammò mirabilmente il cuore di san Filippo Neri.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE
Fili 4,4-9; Gv 15,1-8


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Agostino, primo arcivescovo di Canterbury
Giovanni Calvino (+ 1564), riformatore
Filippo Neri, fondatore degli Oratoriani, guida spirituale

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Filippo Neri, presbitero (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (18 bašans/genbot):
Giorgio di Scete (VII sec.), monaco (Chiesa copta)

LUTERANI:
Agostino di Canterbury, evangelizzatore in Inghilterra

MARONITI:
Carpo (I sec.), apostolo
Filippo Neri, presbitero

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Carpo, apostolo

VETEROCATTOLICI:
Agostino di Canterbury, vescovo ed evangelizzatore