14 febbraio

La chiesa copta ricorda oggi il monaco Ciro e suo fratello Giovanni, martiri al tempo di Diocleziano assieme alle tre vergini Teodora, Teodossia e Teopista e alla loro madre Atanasia.
Secondo gli antichi agiografi, Giovanni era soldato, mentre Ciro, dopo aver esercitato l'arte medica, si era ritirato in monastero. Entrambi originari di Alessandria, vivevano tuttavia nei pressi di Antiochia.
Allo scoppio della persecuzione di Diocleziano, essi fecero ritorno ad Alessandria, dove incoraggiarono Atanasia e le sue tre figlie a rimanere salde nella confessione della fede.
Attorno al 303 la situazione precipitò, vi furono arresti in massa, e sia le quattro donne sia Ciro e Giovanni vennero condannati a morte, torturati e infine decapitati nel medesimo giorno. I loro corpi furono dapprima posti nella chiesa di San Marco, ad Alessandria, e poi trasferiti a Menouthis, alla periferia della grande metropoli africana dove, attorno alla loro tomba si sviluppò uno dei più frequentati santuari dell'antichità. Ancora oggi il quartiere alessandrino ove sorgeva la loro tomba, si chiama Abukir, dal nome di Ciro, venerato come grande guaritore per la fama di medico dei poveri che si era guadagnato in vita.
Le reliquie di Ciro e Giovanni si trovano attualmente a Roma, dove sorgono diverse chiese dedicate ai due martiri egiziani.


TRACCE DI LETTURA

Essi ora riposano in questo sepolcro. Nobilmente andarono incontro al martirio per il Nome di Cristo, e per lui deposero le loro vite. Le loro reliquie erano poste in un medesimo luogo, e non potendo discernere quale fosse il corpo dell'uno, quale quello dell'altro, abbiamo deciso di prendere entrambi e di trasferirli nella chiesa dei Santi Evangelisti, facendo loro un sepolcro come conviene a dei martiri. Anche in futuro, allora, se Dio lo vorrà, potremo trovarci riuniti per rendere onore sia ai santi evangelisti sia ai beati martiri, i cui nomi sono Ciro e Giovanni.
(Cirillo di Alessandria, Omelie)


PREGHIERA

Riuniamoci, o amati,
per lodare Cristo nostro re
e venerare in vari modi i sapienti apa Ciro e Giovanni.
Essi disprezzarono questo mondo
e amarono Cristo Signore,
per cui fu dato loro di sanare ogni malattia.
Salute, o martiri del nostro Signore Gesù Cristo,
salve, nobili lottatori, sapienti apa Ciro e Giovanni,
rivestiti delle corone del martirio.
Pregate il Signore per noi, apa Ciro e Giovanni,
affinché rimetta a noi i nostri peccati.


LETTURE BIBLICHE
Eb 12,3-14; 1P 4,12-19; At 7,44-8
,1; Lc 11,53-12,12


Cirillo (+ 869) e Metodio (+ 885)
monaco e pastore

 

Fratelli originari di Tessalonica, Cirillo e Metodio abbracciarono la vita monastica in un monastero della Bitinia.
Nell'862 furono inviati dal patriarca di Costantinopoli a evangelizzare la Moravia e la Pannonia. Essi iniziarono la loro opera traducendo il vangelo e la liturgia in lingua slava e utilizzando, per scriverli, un alfabeto a 38 lettere inventato da Cirillo.
Il papa Adriano II li chiamò allora a Roma, approvò la loro opera di predicazione e nominò Metodio arcivescovo di Moldavia e Pannonia.
Cirillo morì a Roma il 14 febbraio dell'869. Metodio continuò il suo apostolato, subendo la forte pressione delle popolazioni germaniche che cercavano di estendere il loro dominio sui territori orientali e che si opponevano all'uso dello slavo nella liturgia, ma non si scoraggiò mai, anche se dovette, a un certo momento, esercitare il suo apostolato quasi di nascosto.
Egli morì nell'885. Nel 1976 il corpo di Cirillo, sepolto a Roma, è stato restituito alla sua città natale, Tessalonica, e nel 1980 Cirillo e Metodio sono stati proclamati dalla chiesa cattolica patroni d'Europa, insieme a Benedetto da Norcia.


TRACCE DI LETTURA

A Venezia, si radunarono contro Cirillo vescovi e preti e monaci, e dicevano: «Noi non conosciamo che tre lingue nelle quali è lecito lodare Dio: l'ebraico, il greco e il latino». Ma egli rispose: «Non vi vergognate di fissare tre sole lingue, decidendo che tutti gli altri popoli e stirpi restino ciechi e sordi?
Ringrazio Dio di parlare più lingue di voi tutti, ma in chiesa preferisco pronunciare cinque parole che esprimono ciò che penso, in modo da istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila in una lingua per loro sconosciuta. Fratelli, ogni lingua deve poter confessare che Gesù Cristo è Signore, a gloria di Dio Padre».

(Vita di Cirillo 16)


PREGHIERA

Signore del mondo,
che attraverso la predicazione di Cirillo e Metodio
hai donato ai popoli slavi la luce del vangelo,
conferma e rendi saldi i cristiani in quelle terre,
e fa' che raggiunta l'unità della fede
la tua chiesa testimoni al mondo Cristo Signore,
vivente nei secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE
Is 49,1-6; 1Cor 9,16-23; Lc 10,1-9


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Cirillo (+ 869) e Metodio (+ 885), missionari presso gli slavi
Valentino (+ 269 ca), martire a Roma

ARMENI:
Purificazione della vergine Maria

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Cirillo, monaco, e Metodio, vescovo (calendario romano e ambrosiano)
Valentino, presbitero e martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (6 amšīr/yakkātit):
Ciro e Giovanni, martiri (Chiesa copto-ortodossa)
Maria la peccatrice, che unse il Signore a Betania (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Cirillo e Metodio, evangelizzatori in Boemia
Johann Daniel Falk (+ 1826), pedagogo in Sassonia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Aussenzio del Monte Oxeia (+ 470), presbitero
Marone (+ 410 ca), eremita (Chiesa melkita)

SIRO-ORIENTALI:
Marco, apostolo ed evangelista (Chiesa malabarese)

VETEROCATTOLICI:
Cirillo, monaco, e Metodio, vescovo, evangelizzatori