«Venir fuori» dall'esistenza condotta fino a questo giorno

bose preghiera notte

Cristo chiama e, senza ulteriore intervento, chi è chiamato obbedisce prontamente. Il discepolo non risponde confessando a parole, la sua fede in Gesù, ma con un atto di obbedienza. E che cosa ci dice il testo del modo di seguire? Seguimi. Corri dietro a me. Ecco tutto. Camminare dietro a lui è, in fondo, qualcosa senza contenuto. Non è certo un programma di vita, la cui realizzazione possa sembrare ragionevole; non è una meta, un ideale a cui si possa tendere. Non è una cosa per cui, secondo l'opinione degli uomini, valga la pena impegnare qual cosa, e tanto meno se stessi. Ma che accade? Il chiamato abbandona tutto ciò che possiede, non per compiere un atto particolarmente valido, ma semplicemente a causa di questa chiamata, perché altrimenti non potrebbe seguire Gesù. A questo atto in sé non viene dato alcun valore. L'atto in sé resta qualcosa di assolutamente irrilevante, insignificante. Si fa un taglio netto e semplicemente ci si incammina. Si è chiamati fuori e bisogna «venir fuori» dall'esistenza condotta fino a questo giorno; si deve "esistere" nel senso più rigoroso della parola. Il passato resta indietro, lo si

lascia completamente. 

D. Bonhoeffer, Sequela, Queriniana, Brescia 1971.

 

CONSIGLIO PER LA LETTURA

G. Bruni, Pellegrini in cerca di senso, Qiqajon, Bose, 2014