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Ecumenismo come vocazione: mons. Pietro Giachetti

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Agosto 2018

ABCDell'Ecumene

Paolo Ribet, pastore valdese, per Finestra ecumenica

Quando mons. Pietro Giachetti giunse come vescovo a Pinerolo nel 1976, il dialogo ecumenico era già cominciato, muovendo i suoi primi passi negli anni ’60 e ‘70. Esistevano anche segnali di apertura all’interno sia della Chiesa cattolica che di quella valdese; ma si trattava di segnali sporadici, che coinvolgevano poche persone e certamente non la base delle Chiese. Il giudice Piercarlo Pazé notava una «durezza dottrinale (da parte cattolica) accompagnata ad una prassi di apertura», che «trova risposta in quegli anni in atteggiamenti del mondo valdese altrettanto duri sul piano dei principi e, in più, diffidenti verso l’apertura della Chiesa cattolica: è convinzione prevalente dei valdesi che la Chiesa cattolica attui dei semplici aggiustamenti ma non si riformi secondo il Vangelo, rimanendo in sostanza eguale».

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Insieme in preghiera per il Medio Oriente

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Luglio 2018

“Cari fratelli, siamo giunti pellegrini a Bari, finestra spalancata sul vicino Oriente, portando nel cuore le nostre Chiese, i popoli e le molte persone che vivono situazioni di grande sofferenza. A loro diciamo: ‘vi siamo vicini’”.
Con queste parole papa Francesco ha inaugurato la giornata di preghiera per la pace in medio Oriente, organizzata a Bari il 7 luglio 2018, cui hanno partecipato molti patriarchi delle Chiese ortodosse, Ortodosse orientali, Orientali cattoliche, e altri ancora, le cui comunità vivono il dramma delle guerre mediorientali.

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Unità nella diversità. Un’esperienza ecumenica africana

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Luglio 2018

Kate Davson* per Finestra ecumenica
*Presidente internazionale emerito dell’IEF - Ambasciatrice emerita per l’Africa

L’International Ecumenical Fellowship è un’organizzazione di base fondata, come molte altre organizzazioni ecumeniche, più di cinquant’anni fa nel clima euforico del concilio Vaticano II, con il motto “Vivi oggi la chiesa di domani”. È difficile dispiegare la sua enigmatica missione nello spazio di un breve articolo ma, in poche parole, si tratta dell’esperienza vissuta da cristiani di diverse nazionalità e appartenenze ecclesiali che, attraverso l’incontro nella preghiera, nella liturgia, nello studio e nella comunione fraterna hanno ricevuto la rivelazione di “essere una sola cosa”.

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