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Lund, una cattedrale condivisa

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+ Martin Lind* per Finestra ecumenica

A inizio aprile il consiglio della cattedrale luterana di Lund (Svezia) ha deliberato di concedere ai cattolici della città la chiesa per celebrare la loro messa domenicale durante i mesi in cui la loro chiesa di San Tommaso sarà chiusa per restauri.

Abbiamo chiesto una riflessione a un testimone privilegiato, il vescovo luterano Martin Lind, che in quella cattedrale è stato ordinato e che ora vive nell’edificio adiacente. Da anni impegnato nel dialogo ecumenico e fraterno amico di Bose, il vescovo Martin ha voluto leggere questo gesto di collaborazione ecumenica come uno dei frutti dell’evento celebrato proprio in quella cattedrale il 31 ottobre 2016, a commemorazione del 500° anniversario della Riforma


Il 31 ottobre 2016, nella cattedrale luterana di Lund in Svezia, cattolici e luterani hanno commemorato insieme, per la prima volta e a livello mondiale, l’anniversario della Riforma. Papa Francesco e il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, il cardinale Koch, insieme ai leader della Federazione Luterana Mondiale (LWF) –  il vescovo Munib Jounan, Presidente, e il rev. Martin Junge, Segretario generale – hanno guidato una preghiera ecumenica.

Si è trattato di una tappa storica. Alle spalle di questo evento possiamo ricordare il concilio Vaticano II, i cinquant’anni di dialogo internazionale cattolico-luterano e la Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della Giustificazione nel 1999, quando i luterani e cattolici superarono un nodo critico delle contese del XVI secolo.

Negli ultimi cento anni Lund è stato un centro ecumenico. Già nel 1103 l’arcivescovo di Lund fu nominato capo della Chiesa cristiana in Svezia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Islanda, Groenlandia, Isole Shetland e Isole Orcadi. Con la Riforma questa condizione cambiò e Lund divenne il centro ecclesiastico limitatamente alla sola diocesi di Lund, oggi composto dalla regione meridionale della Svezia.

Dopo la seconda guerra mondiale Lund fu nuovamente scelta come centro di un evento mondiale: proprio a Lund, infatti, venne fondata nel 1947 la Federazione Luterana Mondiale. Dopo quasi settant’anni, papa Francesco è stato il primo papa a venire a Lund in questa cattedrale romanica. Il fatto che il Papa sia venuto nel luogo stesso in cui venne fondata la LWF, rappresenta senza dubbio una pietra miliare per l’ecumenismo.

Per me l’evento è stato altamente significativo e commovente perché la cattedrale di Lund ha avuto un ruolo del tutto particolare nella mia vita personale. Nato e cresciuto nella diocesi di Lund, la cattedrale era l’edificio più importante della Chiesa, dove mio padre un tempo ricevette l’ordinazione e dove io stesso fui ordinato nel 1966. Ora, come vescovo luterano emerito della diocesi di Linköping in Svezia, abito proprio di fronte alla cattedrale di Lund, edificio che ogni giorno guardo dalla mia finestra. Non avrei mai potuto sognare che un papa venisse nella cattedrale dove fui ordinato presbitero più di cinquant’anni fa. Poiché ora il mio servizio di Vescovo della Chiesa luterana si svolge in Gran Bretagna, in una Chiesa composta principalmente da immigrati in Inghilterra, sono stato invitato alla preghiera ecumenica di Lund e mi è stato quindi possibile prender parte a questo evento storico. Le mie preghiere di tutti questi anni erano state inaspettatamente esaudite. Cattolici e luterani celebravano insieme una liturgia e per la prima volta confessavano la loro reciproca incomprensione e il loro comportamento negativo, nella convinzione che ciò che ci unisce è di gran lunga più grande di quanto ci divide.

L’evento straordinario di Lund ha già ottenuto risultati visibili. A Lund si continua regolarmente con la celebrazione dei Vespri ecumenici, a sabati alterni, sia nella cattedrale luterana che nella chiesa cattolica San Tommaso. In questo modo un numero crescente di cristiani prega regolarmente per l’unità visibile della Chiesa, in particolare per i rapporti tra cattolici e luterani.

Recentemente si è evidenziato un altro effetto concreto dell’avvenimento di Lund. Dal 21 ottobre 2018 la chiesa cattolica di Lund, dedicata a San Tommaso, verrà chiusa un paio di mesi per restauri. La cattedrale luterana ha perciò offerto ai fedeli della comunità cattolica di celebrare l’eucaristia domenicale in cattedrale nel periodo in cui la loro chiesa resterà chiusa. Sarà la prima volta dagli inizi del XVI secolo che si torneranno ad avere regolari messe cattoliche domenicali in quella cattedrale quasi millenaria. Questo rappresenta certamente una forma di collaborazione unica tra la chiesa di San Tommaso e la cattedrale, un’amicizia che continua. È qualcosa di più di una soluzione pratica. La preghiera ecumenica del 2016 ha raggiunto tantissime persone e ora constatiamo che non è stato un evento isolato, bensì il punto di partenza di un nuovo sviluppo, centrato su quanto unisce.

Ma il nostro viaggio dal conflitto alla comunione raggiungerà la sua pienezza nell’Eucaristia, che rappresenta la visibile e piena comunione della chiesa, il vivissimo desiderio per i cattolici e per i luterani. Nel Rapporto della Commissione luterana-cattolica per l’unità intitolato Dal conflitto alla comunione si legge: «Per i luterani così come per i cattolici la Cena del Signore è un dono prezioso in cui i cristiani trovano nutrimento e consolazione per sé stessi, e nel quale la Chiesa viene sempre nuovamente convocata ed edificata». L’evento di Lund può essere guardato come uno dei passi necessari verso la comunione visibile della Chiesa.

La Preghiera Ecumenica di Lund 2016 è stato un dono per tutti i cristiani. Di fatto noi lo consideriamo un dono dello Spirito santo. Ora tocca a noi interpretare quanto lo Spirito ha fatto, riflettervi e trarne le adeguate conclusioni.

* Vescovo luterano emerito di Linköping, ora a servizio della Chiesa luterana in Inghilterra.