Federazione luterana mondiale

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Dal 10 al 16 maggio, la Federazione luterana mondiale ha tenuto la propria assemblea generale a Windhoek (Namibia). L’assemblea è il momento decisionale più importante di questa comunione mondiale delle chiese luterane, e si tiene ogni sette anni. Vi intervengono circa 800 partecipanti, tra cui 324 delegati provenienti dalle 145 chiese membri presenti in 98 paesi del mondo, chiamati a eleggere un nuovo presidente e i membri del consiglio. L’assemblea di questa primavera è anche l’occasione per celebrare il quinto centenario della Riforma protestante: dal cuore dell’Europa, dove a Wittenberg nel 1517 ebbe origine la Riforma protestante, al Sud del mondo, in Namibia, a testimonianza del fatto che in cinquecento anni il cristianesimo della Riforma è diventato una presenza globale. Sottolineando il crescente peso specifico del continente africano all’interno della comunione luterana, l’assemblea mondiale del 2017 ha eletto l’arcivescovo nigeriano Musa Panti Filibus nuovo presidente della Federazione luterana mondiale.

Alla Federazione luterana mondiale (FLM) fanno capo 74 milioni di fedeli, distribuiti in 145 chiese nazionali o regionali. La FLM è stata fondata a Lund (Svezia) nel 1947 per coordinare le attività delle diverse chiese luterane a livello internazionale. Costituisce l’allargamento alle chiese dell’America latina, dell’Asia e dell’Africa di una prima alleanza di chiese tedesche fondata nel 1868, estesa in un primo tempo alle altre chiese luterane europee e nordamericane nel 1923. I riferimenti dottrinali delle chiese della FLM, oltre alle Scritture bibliche, sono le confessioni di fede della chiesa antica e gli scritti cardine del luteranesimo (in particolare la Confessione di Augusta e il Piccolo catechismo di Lutero).

Le dodici assemblee mondiali che scandiscono la storia della FLM hanno manifestato un passaggio progressivo da una federazione, semplice luogo di incontro tra chiese particolari, a una vera e propria comunione internazionale caratterizzata da una forte coscienza ecclesiologica. Dal 1990, le chiese che la compongono si dichiarano in comunione tra loro nella celebrazione della Parola e dei sacramenti (“comunione di pulpito e di altare”) e mettono in comune le loro ricchezze spirituali e materiali a servizio della missione che Dio ha affidato loro nel mondo.

L’organizzazione e le strutture della Federazione intendono favorire una testimonianza e un servizio comuni, una stretta collaborazione nell’assistenza e la formazione, nonché un comune impegno nel dialogo ecumenico con le altre chiese cristiane. Il 31 ottobre 1999, ad Augusta (Germania), la FLM ha sottoscritto la Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione con la chiesa cattolica, che dichiara superate le divisioni teologiche su questo tema tra le due chiese e invalida le condanne reciproche del XVI secolo. La FLM dispone inoltre di un’agenzia umanitaria e di sviluppo, World Service, che conduce programmi in una ventina di paesi e collabora con l’Alto Commissariato ONU per i rifugiati.

Le chiese membro della Federazione luterana mondiale che contano il maggior numero di membri e che continuano a crescere si trovano ormai nell’emisfero sud del pianeta: la chiesa Mekane Yesus in Etiopia annovera quasi 8 milioni di fedeli, la chiesa evangelica luterana della Tanzania 6,5, superando nella classifica le chiese luterane scandinave di Svezia, Danimarca, Finlandia e Norvegia, la chiesa evangelica luterana in America (3 milioni di membri) e le chiese regionali tedesche (le quali rappresentano però complessivamente una dozzina di milioni di fedeli).

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