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Sulla via dell'unità

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A metà agosto scorso si è riunito a New Orleans il sinodo della Chiesa evangelica luterana degli Stati Uniti (Evangelical Lutheran Church in America, ELCA), una delle più grandi denominazioni americane con 3,7 milioni di membri e oltre 9.300 congregazioni in tutti e cinquanta gli Stati Uniti.

A larghissima maggioranza i delegati hanno approvato un documento ecumenico storico, che auspica una maggiore unità tra cattolici e luterani. La “Dichiarazione sulla via dell’unità” (Declaration on the Way) si concentra essenzialmente sulle tematiche della chiesa, dei ministeri e dell’eucaristia. Al cuore del testo figurano 32 “dichiarazioni di accordo” sulle quali luterani e cattolici sono già in convergenza, sulla base dei dialoghi ufficiali passati. Questi punti di consenso segnalano, per i redattori del documento, che le due chiese si trovano realmente “sulla via” della piena unità visibile. Il testo tuttavia non mette a tacere le divergenze rimanenti tra le due confessioni ed esplora vie per superarle.

Alla vigilia del 2017, il 500° anniversario della riforma protestante e il 50° dell’inizio del dialogo ufficiale internazionale tra chiese cattolica e luterana, il documento testimonia della crescente unità tra luterani e cattolici e vuole inviare un messaggio forte in un mondo in cui conflitto e divisione spesso sembrano più convincenti che i messaggi positivi di speranza e riconciliazione.

“Anche se non siamo ancora arrivati in fondo, possiamo dire che siamo sulla strada per l’unità. Dopo 500 anni di divisione e 50 anni di dialogo, questa decisione deve essere intesa nel contesto di altri accordi significativi che abbiamo raggiunto, in particolare la ‘Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione’ del 1999”,  ha dichiarato la presidente dell’ELCA, Elizabeth A. Eaton, rivolgendosi all’Assemblea dopo il voto. “La Declaration on the Way  ci aiuta a realizzare più pienamente la nostra unità in Cristo con i nostri partner cattolici, ma serve anche a incoraggiare il nostro impegno per l’unità di tutti i cristiani”, ha aggiunto Eaton.

Il documento approvato il mese scorso dai luterani americani emana non dalla commissione ufficiale di dialogo tra la chiesa luterana americana e la chiesa cattolica negli Stati Uniti, ma da un gruppo autorevole ad hoc, presieduto da parte cattolica dal vescovo ausiliare di Baltimore Denis J. Madden e da parte luterana dal vescovo emerito Mark S. Hanson, già presidente della chiesa luterana degli Stati Uniti e della Federazione luterana mondiale. Il testo era stato presentato alla fine di ottobre 2015 alla conferenza episcopale luterana americana, che l’aveva accettato all’unanimità e trasmesso per approvazione alla Federazione luterana mondiale. Nello stesso tempo, la dichiarazione era stata accolta dalla commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale cattolica degli Stati Uniti, che lo aveva allora mandato al Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani per un’ulteriore riflessione e messa in opera.

Questo testo testimonia della vitalità e del dinamismo del dialogo tra luterani e cattolici negli Stati Uniti, anche a livello non ufficiale; inoltre sottolinea l’opportunità storica che costituisce il 2017 come occasione per riaffermare la comunione tra cristiani separati dopo la riforma protestante, nonché la possibilità di unità tra le due confessioni, sulla base dei numerosi dialoghi a vari livelli in corso dalla fine del concilio Vaticano II. Declaration on the Way rimane tuttavia un testo essenzialmente luterano e statunitense: solo i luterani americani lo hanno recepito in un’assemblea ufficiale. Potrebbe tuttavia costituire una risorsa ispirante a livello più globale: in questo senso, la dichiarazione è stato presentata all’ultima sessione di lavoro a Budapest della commissione internazionale di dialogo luterano-cattolico, perché si tenti di riflettere sulle possibilità di promuoverlo in ambito cattolico romano e si possa farlo adottare a livello ecclesiale anche in altre parti del mondo.